Il ritratto è decisamente il tipo di fotografia che preferisco. Mi piace guardarla e scattarla. Il ritratto fotografico riuscito bene è una foto che racconta. Racconta in alcuni casi la persona e in altri il personaggio.
La persona è quando si fotografa l’essenza il personaggio è quando si fotografa l’apparenza.
Ma a volte il personaggio rivela moltissimo della persona. Per questo motivo adoro fotografare i cosplayer.
Per chi non lo sapesse il cosplayer è una persona che indossa i panni e sopratutto interpreta un personaggio di fantasia. Fotografare una persona non come è, ma come vorrebbe essere è molto stimolante. Quando di parla insieme di come scattare la fotografia escono fuori debolezze e passione, coraggio e determinazione. La debolezza di confessare come non si vorrebbe apparire in foto. La passione di vedere un costume autoprodotto. Il coraggio di indossarlo. La determinazione di essere disponibili al cento per cento verso il fotografo. Se si ha la fiducia di un cosplayer, lui o lei saranno i pazientissimi e seguiranno ogni indicazione fidandosi.
Una difficoltà aggiuntiva nella foto dei cosplay è che anche l’ambiente intorno al personaggio deve essere credibile. Basta pochissimo per trasformare un ritratto di cosplay fichissimo in ridicolo e fuori luogo.
La foto qui sopra è un buon sunto di tutto quello che ho scritto qui sopra.
Ero alla prima del film Infinity Wars e il cinema aveva organizzato un evento dove c’erano disegnatori e cosplayer con l’intento di animare il cinema.
Dovevo scattare le foto in un ambiente estremamente difficile, perché ovunque c’erano elementi che riconducevano al cinema e non al mondo dei supereroi. Bambini fuori controllo, locandine di film, casse e venditori di popcorn.
Ho optato per un fondo nero sottoesponendo al massimo e illuminando il soggetto con un flash. Poi ho piazzato un secondo flash alle spalle per dare una luce di contorno al soggetto ma al tempo stesso ho deciso di non nasconderla. La posa l’ha scelta lui e insieme l’abbiamo modificata per aggiustarla al meglio all’interno dell’inquadratura e avere una posizione della luce alle spalle che fosse interessante. Per l’espressione, invece lui si è fidato completamente di me. Inizialmente aveva un espressione dura. O meglio lo percepiva come dura, ma francamente non l’aveva. Gli ho spiegato che in questo tipo di fotografia l’esagerazione funziona molto bene e scatto dopo scatto l’espressione era sempre più convincente. Alla fine abbiamo ottenuto questo scatto.
… intanto su Youtube siamo a 636!
Sto iniziando ad usare anche gli shorts e i post testuali. Devo dire che sono strumenti interessanti ma sto cercando di capire come integrarli al meglio.
Una cosa interessante che ho trovato.
Ecco uno dei miei ritrattisti preferiti. Platon. Quando fotografa gli attori, ad esempio, riesce a fondere in maniera interessante persona e personaggio.
Cose che ho fatto.
La settimana è iniziata con un grosso ringraziamento al canale YouTube On The Nature Of Light. In una puntata mi ha citato insieme ad altri canali di fotografia.
Poi ho risposto ad un’osservazione che mi è stata fatta: perché critico Pentax per non aver curato la parte video nelle sue macchine fotografiche e non muovo la stessa critica a Leica?
Poi h dato il via al nuovo formato delle news. Uso gli shorts.