Il ritratto
Viaggio tra i generi fotografici e nell'anima del fotografo
Il ritratto è un genere fotografico che ha bisogno di una grossa conoscenza del soggetto. Parlare con lui o lei è fondamentale. Capire cosa si aspetta e per quale motivo viene fatta la fotografia. Una foto tessera è molto diversa da una foto per un book fotografico. Una volta capito lo scopo della fotografia bisogna capire una cosa molto importante: nella maggioranza dei casi non si fotografa la persona ma il personaggio che si vuole rappresentare. Ipotizziamo di fotografare Mario Rossi padre di famiglia e commerciante. Vuole una fotografia insieme alla famiglia oppure sul suo posto di lavoro? Pur fotografando la stessa persona le foto saranno estremamente diverse. Per non parlare di un book fotografico di un attore che vuole mettere in scena diversi personaggi. Capito questo bisogna scegliere se la foto sarà da scattare in studio oppure in un contesto esterno. Alcuni fotografi hanno il proprio “marchio di riconoscimento” nelle foto scattare in studio, io preferisco scattare in una location che sia il più descrittiva possibile del personaggio.
La foto qui sopra è una di una serie che doveva presentare uno spettacolo di un mago. Lui mi ha spiegato che il tema dello spettacolo sarebbe stato il tempo. Prevalentemente giochi con orologi e sveglie su un palco allestito in modo da sembrare fuori dal tempo.
Il set doveva svolgersi a Roma e ho deciso di giocare con la sua parte archeologica che è letteralmente fuori dal tempo. Nello specifico l’acquedotto romano di via Appia. L’acquedotto risalente all’Impero romano compare in parecchi dipinti di varie epoche, fino alle fotografie dei giorni nostri. Chiaramente un luogo fuori dal tempo.
Per la foto in questione ho inserito nell’inquadratura ho inserito tre elementi: l’acquedotto sullo sfondo, il mago e un orologio in primo piano. Ho chiuso il diaframma moltissimo per tenere tutto a fuoco, sopratutto per far sembrare l’orologio in primo piano molto più grande di quello che era veramente. Lo scatto è stato fatto al crepuscolo e l’acquedotto è illuminato dalla luce naturale. Il soggetto principale è stato illuminato da un octabox da 120 cm con un flash. L’orologio in primo piano è stato illuminato da un flash nudo. L’orologio è stato illuminato con una luce ravvicinata che ha dato all’erba circostante un innaturale tonalità di verde. Questo contribuisce a donare alla foto un aspetto onirico e sospeso nel tempo.
La foto avrebbe comunque funzionato anche solo col soggetto, la sua posa ed espressione è perfetta, però tutti gli accorgimenti per immergere al meglio il soggetto nel contesto e donare alla foto un atmosfera suggestiva, rendono lo scatto unico e più incisivo.
… intanto su Youtube siamo a 679!
Una cosa interessante che ho trovato.
Vi consiglio tre abili ritrattisti con stili completamente diversi.
Cose che ho fatto.
Un video per chi inizia con Fujifilm
E tre notizie.
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