Photo by
Alessio Furlan
on
Unsplash
Sebbene le regole della fotografia e i principi ottici su cui si basa sono gli stessi, i generi fotografici pretendono un approccio diverso. Sia tecnico che di atteggiamento.
Il paesaggio fotografico può essere approcciato fondamentalmente in due modi. Il primo è quello di usarlo come scusa per fare un escursione da qualche parte, il secondo è quello metodico del fotografo paesaggista che studia la posizione del Sole nella giornata e torna a fotografare lo stesso luogo nelle varie stagioni per vederne quali colori esaltano la foto al meglio.
Il primo è un hobby il secondo un lavoro. In entrambi i casi è necessario un viaggio (grande o piccolo che sia) e un attenta osservazione.
Il viaggio influenza moltissimo il nostro punto di vista a seconda di come arriviamo alla meta. Arriviamo a piedi o con la macchina? Con un pullman carico di persone dl luogo che ci parlano di quello che andremo a vedere? Oppure ci arriveremo dopo una lunga attesa, magari di anni? Tutti questi fattori ci influenzano moltissimo su come approcceremo al nostro soggetto. Il modo in cui arriveremo influenzerà il modo in cui osserveremo il paesaggio che abbiamo davanti. Su cosa cadrà il nostro sguardo? Su quel dettaglio di cui abbiamo sentito parlare o su quell’altro dettaglio. su cui cade un raggio di sole? Un ramo o una roccia che abbiamo intorno entrerà nello scatto? Cercheremo un esposizione corretta o volutamente sovraesporremo per dare risalto ad alcuni dettagli? Oppure sotto esporremo per dare un atmosfera diversa? Useremo filtri? E la post produzione?
Alla fine il nostro rapporto con il nostro paesaggio fotografato cambierà in base a come risulterà la foto finale. Ovviamente la foto avrà richiesto una permanenza sul posto e anche quella ci cambia la percezione. Siamo stati una ventina di minuti oppure mezza giornata?
Per non parlare del rituale prima della foto. Montare il cavalletto, l’obiettivo, posizionare tutto, non essere soddisfatti e guardarsi intorno alla ricerca di un angolo di visuale diverso. Oppure l’assenza dei rituali. Si arriva con la macchina fotografica a tracolla e si scatta.
Io quando mi capita di tornare in un luogo che ho fotografato mi sembra di tronare da un vecchio amico. Lo conosco, conosco i suoi pregi e i suoi difetti. Anche se in quel momento la luce non dona al paesaggio le atmosfere e i colori che ho fotografato, so quanto può essere bello.
Che rapporto avete con la fotografia di paesaggio?
… intanto su Youtube siamo a 667!
Sono molto sorpreso della crescita del canale, perché è rimasta in linea con le ultime settimane. Visti gli eventi recenti mi sarei aspettato che le persone sarebbero state più interessate alla cronaca.
Una cosa interessante che ho trovato.
A proposito di paesaggio vi consiglio di visitare la pagina Unsplash di Alessio Furlan. Amico, fotografo e paesagista bravissimo. Nel suo sito ci sono anche dei buoni consigli per fotografare al meglio un paesaggio.
Cose che ho fatto.
Parlo dei 20 megapixel della OM1…
…delle doti video della GH6…
… un messaggio personale solo per chiarire una cosa…
… e alla fine vi racconto di come, anche in mezzo a colossi come Canon e Sony, Fujifilm è un pesce grosso.